Diario segreto

Da Cartosio ai Lager Nazisti

(Luglio 1943 – Luglio 1945)

7,00

Dettagli del Libro

Formato

17×24

Pagine

pp. 96

Publisher

Impressioni Grafiche

Edizione

I ed – settembre 2008

L'Autore

Rossi, Alberto

Rossi, Alberto

nasce a Cartosio il 22 gennaio del 1922, dove frequenta le scuole elementari ed in seguito il ginnasio ad Acqui Terme. Nel 1938 dopo aver superato l'esami di ammissione al Liceo Classico della Scuola Militare Teulie si trasferisce a Milano ed inizia così la sua brillante carriera:
- 1941-1943 Accademia Militare di Modena (dove arriva 5° su 554 iscritti)
- Aprile 1943 promosso Sottotenente in spe (servizio permanente effettivo)
- Luglio 1943 inviato in zona operazioni in Grecia
- 8 settembre 1943 è catturato e deportato in Germania
- Luglio 1945 rientra dalla prigionia
- 18 gennaio 1947 promosso Tenente
- 9 aprile 1953 promosso Capitano della Divisione "Legnano"
- 1955-1963 trasferito alla Scuola di Applicazione d'arma a Torino
- 1963-1964 inviato in India e in Pakistan quale osservatore militare delle Nazioni Unite a far parte dell'UNMOGIP
- 1963 promosso Maggiore
- 1964 promosso Tenente Colonello
- 1965-1967 (Roma) trasferito allo Stato Maggiore dell'Esercito dove svolge anche incarichi particolari: accompagnatore ed interprete di alte cariche militari di stato estero in visita in Italia
- 1967-1968 (Siena) Comandante di battaglione al Centro Addestramento reclute della Divisione "Venezia"
- 1968 (Roma) trasferito alla Scuola Lingue Estere dell'Esercito quale Capo Ufficio Addestramento
- 1970 (Roma) promosso Colonello assume il comando della Scuola Lingue Estere
- 1978 cessa il servizio a domanda e, promosso Generale di Brigata, viene collocato in pensione

Il Diario, venuto alla luce dopo 63 anni, è la vivida descrizione dell’odissea vissuta da un sottotenente ventenne del nostro esercito, dal giorno in cui ha lasciato il paese natio (Cartosio) al viaggio – durato 15 giorni – per raggiungere la zona di operazioni in Grecia, al breve periodo trascorso là fino all’8 settembre, alla cattura – avvenuta in modo del tutto insolito – da parte dei tedeschi, al viaggio avventuroso verso la Germania attraverso l’allora Jugoslavia ai due campi di Internamento in Germania, ai due in Polonia, ad un successivo campo nuovamente in Germania ed infine ad un campo di lavoro nella zona di Amburgo.

Oltre all’interesse che suscitano le descrizioni dei luoghi attraversati e degli avvenimenti vissuti, il lettore viene coinvolto dalla passionalità – caratteristica dell’animo giovanile – con la quale l’autore si esprime. Suscita meraviglia il fatto che  a pagine di rabbia e di esasperazione nelle quali si ribella alla fame, al freddo, ai sacrifici ed alle umiliazioni subite ad opera dei nazisti e dei fascisti, si alternino talvolta pagine di vera poesia quali: la voce del vento tra gli alberi, una notte di luna nel lager, l’addio ad Amburgo.

Vi sono inoltre numerosi brani che rivelano quanto fosse grande, per quel sottotenente, l’amore per l’Italia e per il simbolo che la rappresenta: la nostra Bandiera.

È una lettura interessante, coinvolgente e piena di pathos.