Il Diario, venuto alla luce dopo 63 anni, è la vivida descrizione dell’odissea vissuta da un sottotenente ventenne del nostro esercito, dal giorno in cui ha lasciato il paese natio (Cartosio) al viaggio – durato 15 giorni – per raggiungere la zona di operazioni in Grecia, al breve periodo trascorso là fino all’8 settembre, alla cattura – avvenuta in modo del tutto insolito – da parte dei tedeschi, al viaggio avventuroso verso la Germania attraverso l’allora Jugoslavia ai due campi di Internamento in Germania, ai due in Polonia, ad un successivo campo nuovamente in Germania ed infine ad un campo di lavoro nella zona di Amburgo.
Oltre all’interesse che suscitano le descrizioni dei luoghi attraversati e degli avvenimenti vissuti, il lettore viene coinvolto dalla passionalità – caratteristica dell’animo giovanile – con la quale l’autore si esprime. Suscita meraviglia il fatto che a pagine di rabbia e di esasperazione nelle quali si ribella alla fame, al freddo, ai sacrifici ed alle umiliazioni subite ad opera dei nazisti e dei fascisti, si alternino talvolta pagine di vera poesia quali: la voce del vento tra gli alberi, una notte di luna nel lager, l’addio ad Amburgo.
Vi sono inoltre numerosi brani che rivelano quanto fosse grande, per quel sottotenente, l’amore per l’Italia e per il simbolo che la rappresenta: la nostra Bandiera.
È una lettura interessante, coinvolgente e piena di pathos.