Sessant’anni dopo

Marcella Serpa è al suo secondo giallo ambientato a Moncalvo e con protagonista il Maresciallo Claudia Auria, a capo della locale Stazione dei Carabinieri. Nel novembre 2016, quando era già impegnata nella scrittura di questa storia, le è stato offerto di dirigere una piccola casa di riposo. Ha accettato e le piace pensare che non sia stato per caso, ma per un segno del destino.

13,00

COD: ISBN: 978-88-6195-277-5 Categoria: Tag:

Dettagli del Libro

Formato

14×21

Pagine

pp. 186

Publisher

Impressioni Grafiche

Edizione

I ed – aprile 2018

L'Autore

Serpa, Marcella

vive ad Asti. Autrice (con Giuseppe Forastiere, sotto gli pseudonimi di Felice e Letizia Gava-Sagrin) di “Troppo caldo per essere giugno”.

Primavera 2011: nella casa di riposo di Moncalvo, località monferrina a metà tra Asti e Casale, un anziano muore precipitando con la sedia a rotelle dalle scale e un altro viene ritrovato cadavere in fondo a un pozzo nel giardino. Da quel momento nell’ospizio le giornate, che non avevano mai smesso di susseguirsi identiche, perché scandite dai medesimi eventi, sono diverse. Anche il Maresciallo Claudia Auria, a capo della Stazione dei Carabinieri di Moncalvo, percepisce subito che in ciò che sta accadendo nella residenza c’è qualcosa che non torna e che le morti sospette potrebbero essere molte di più. D’altronde, come un’anziana ospite della struttura riferisce ai carabinieri, quale amena congrega di vecchietti potrebbe dirsi completa senza scheletri negli armadi e segreti da tenere ben nascosti? In questo caso, sessant’anni dopo, il mistero si intreccia con il trasferimento in Israele degli arredi e delle suppellettili della sinagoga di Moncalvo, chiusa sin dal 1939. Gli oggetti hanno veramente raggiunto quella destinazione, come sostiene la versione ufficiale, o sono invece rimasti a Moncalvo, nascosti chissà dove insieme a qualcosa di così prezioso da spingere qualcuno a uccidere per averlo?