sono due ex assessori, sconfitti alle ultime elezioni comunali dopo una lunga milizia sugli scranni municipali. Improvvisamente orfani della politica e della pubblica amministrazione, provano ad ammazzare il tempo scrivendo sul loro paese e giocando con la storia.
Nel 1895 un giovane Einstein, sul treno che lo riporta a Pavia dopo un breve soggiorno a Genova, incontra la giornalista Matilde Serrao. Costretto a una sosta forzata a Serravalle Scrivia per via di un incidente occorso alla locomotiva, Albert ha l’opportunità di conoscere il bislacco pronipote di un amico di Newton… Ma, nel corso di quella notte indimenticabile, il piccolo paese si rivela essere al centro di alcuni intrighi che hanno animato l’Italia del secolo decimo nono, nel momento stesso in cui si manifestavano le premesse infrastrutturali che, cent’anni dopo, vedranno la nascita su quelle terre del più grande centro commerciale d’Europa. Einstein, per inciso, dovrà risolvere anche un caso di triplice omicidio… A dargli una mano il compassato sindaco di Serravalle, ex camicia rossa garibaldina, e il maresciallo della locale stazione dei carabinieri, che intuisce il genio dell’imberbe liceale e a tutti i costi vorrebbe arruolarlo nell’Arma.
“Una notte relativamente strana” è il loro primo romanzo