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Le avventure di Teresina

“Ciao – mi presento – sono Teresina, sono una bambina proprio come te, come tutti i bambini del mondo: ho due braccia, due gambe, un pancino, che ogni tanto si fa sentire… Ogni tanto mi dice: che fame! Voglio un toast, anzi no, una caramella, mah, non sempre lo capisco… E poi qualche volta, mi fa correre in bagno… Sai per quella cosa là, proprio quella là – che puzza – va beh.

Ma poi ho una testolina come voi, ROTONDA con dentro un sacco di cose… Mi dicono che è come un computer, io non ci credo, perché è attaccata qua e parla con le mie braccia e le gambe e anche col pancino, col mio cuore, con me stessa e con voi… Insomma la mia testa parla con me e con voi!

È MERAVIGLIOSO!

Io sono fortunata perché mi piace l’avventura, scoprire quello che non conosco, imparare e… volete venire con me???

Dai è troppo bello, su coraggio, non ci faremo del male. Venite con me. Abbiate fiducia. Partiamo…”

ALLA CORTE DI FRANCIA

Teresina abita in una piccola cittadina, non c’è molto traffico ma la sua mamma le ha insegnato a camminare sempre sul marciapiede e sempre vicino al muro delle case, a non attraversare mai la strada da sola e sempre sulle strisce pedonali.

Ora Teresina è diventata amica di Elvira, una signora molto anziana che ha un negozio di cappelli tutti vecchi come e più di lei ma tutti molto strani. La mamma un pomeriggio alla settimana, dopo che Teresina ha fatto bene tutti i compiti, la lascia andare, da sola, a trovare la signora, anche perché non deve attraversare nessuna strada per arrivare ma proseguire sempre sul marciapiede. Così Teresina saluta la mamma e le promette che sarò di ritorno, puntuale, alle sei e mezza, per apparecchiare il tavolo e cenare. È sempre felice quando va a trovare Elvira, perché lì succedono delle cose fantastiche.

Ecco è arrivata nel negozio: “Permesso? Buongiorno signora Elvira, come sta?” “Bene Teresina, allora quale cappello vuoi provare oggi?” Teresina fa un giro per il negozio. In passato quei cappelli erano serviti per girare molti film… di cow-boy, di indiani, di storia… insomma c’è ogni ben di Dio in cappelli. “CORTE DI FRANCIA 1700″… è senza fiato dall’emozione! Si siede e prende questa meravigliosa parrucca. Se la mette in testa… chiude gli occhi e conta fino a tre

1… 2… 3…

Prima di riaprirli sente una dolce musica che proviene da uno strumento antico chiamato clavicembalo e via… APRE GLI OCCHI.

Davanti a lei c’è un salone immenso, i soffitti sono tutti disegnati e anche le pareti sono piene di giganteschi dipinti, è tutto splendido!!!

Teresina abbassa lo sguardo e anche i pavimenti sono intarsiati di colore… poi guarda il suo vestito?! È pieno di stoffa, strati e strati di soffice pizzo, si sente una principessa!!! Tutte le persone sono vestite come lei, abiti grandissimi, parrucche bianche con piume, ma anche i maschi… alcuni hanno cappelli triangolari e poi hanno una cravatta, se così si può definire, con tanto tanto pizzo. A Teresina viene da ridere!!! Comincia il ballo… i maschi fanno un inchino di fronte alla dama per invitarla a ballare… sono molto gentili…

Teresina non sa ballare così, allora si nasconde un pochino, dietro ad un tavolo con la tovaglia fino a terra. È un sogno proprio bello!! Ma lì, seminascosto c’è un ragazzino con una strana calzamaglia e tanto pizzo, Teresina non sa se parla la sua lingua… si guardano negli occhi, cosa succede? (A te non è mai successo?) scoppiano a ridere… tutti e due… e ridono di gusto che quasi la parrucca di Teresina cade per terra e questo fa ancora più ridere… quando si calmano vedono dei panini, piccoli, rotondi, lucidi, invitanti, sul tavolo. Entrambi posano lo sguardo su di essi. Il ragazzino fa il primo gesto e velocemente ne acchiappa uno, lo porta alla bocca, anche Teresina fa come lui e via… spariscono nelle loro bocche!!! Che buono!!! Sa di miele e burro. Teresina arrossisce per non essere riuscita a frenare la sua mano, ma ormai è fatta!!! A questo punto le viene in mente che deve tornare a casa, forse è tardi… Allora da un piccolo bacino sulla guancia di quel ragazzino e chiude gli occhi…

1… 2… 3…

E via… si ritrova seduta sulla sedia, nel negozio di Elvira, posa la parrucca e ha di nuovo i suoi vestiti addosso, peccato!

Però le è rimasto un dolcissimo sapore in bocca!!! Elvira sta quasi per chiudere il negozio e consiglia a Teresina di andare a casa di corsa se non vuole essere sgridata dalla mamma. Così fa, ringraziando calorosamente la sua vecchia amica: “Grazie Elvira, ho fatto un viaggio bellissimo, ci vediamo la settimana prossima” e via di corsa ma facendo molta attenzione. Mamma ha già apparecchiato il tavolo per la cena ma prima che possa sgridarla Teresina le salta al collo, abbracciandola forte e le sussurra all’orecchio: “Mamma sono stata in un posto meraviglioso e sai non ho tanta fame, ma vedrai mangio tutta la verdura che mi metti nel piatto perché sono tanto contenta!”

 

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